FORMAZIONE PER AMBIENTI E SPAZI CONFINATI
Con il termine “ambiente o spazio confinato” si intende un luogo/ambiente totalmente o parzialmente chiuso, che non è stato progettato e costruito per essere occupato in permanenza da persone, né destinato ad esserlo, ma che all’occasione, può essere occupato temporaneamente per l’esecuzione di interventi lavorativi come l’ispezione, la manutenzione o la riparazione, la pulizia, l’installazione di dispositivi tecnologici, caratterizzato da limitate aperture di accesso e da una ventilazione naturale sfavorevole, in cui il pericolo di morte o di infortunio grave è molto elevato, a causa della presenza di sostanze, agenti chimici o condizioni di pericolo (ad es. mancanza di ossigeno).
Alcune tipologie di spazio confinato sono facilmente identificabili per la presenza di aperture di dimensioni ridotte,altre invece non sono altrettanto facili da riconoscere. Ecco alcuni esempi:
- serbatoi;
- silos;
- reti fognarie e tombini;
- vasche di raccolta liquami;
- stive di imbarcazioni.
Il D.P.R. 177/11, indica i criteri per la qualificazione delle imprese che operano in spazi confinati o ambienti con sospetto inquinamento e regolamenta la formazione, l’addestramento e l’esperienza degli addetti ai lavori in spazi confinati.
Le principali misure introdotte dal D.P.R. n. 177/11 sono:
– obbligo per i datori di lavoro delle imprese che effettuano lavori in ambienti confinati (in aggiunta ai già previsti obblighi del D. Lgs. 81/08), di effettuare una specifica informazione, formazione e addestramento a tutti i lavoratori, comprensiva di verifica di apprendimento e di un aggiornamento periodico. La formazione deve riguardare i rischi presenti negli “ambienti confinati” e le specifiche procedure di sicurezza e di emergenza da mettere in atto;
– obbligo per le imprese impegnate in lavori in spazi confinati di dotarsi di idonei D.P.I. e attrezzature di sicurezza (ad esempio autorespiratori, sistemi di recupero e soccorso, rivelatori di gas infiammabili e/o tossici e/o di ossigeno) necessari per garantire la sicurezza nei lavori in spazi confinati;
– obbligo per le imprese che eseguono lavori in ambienti confinati di disporre di “personale esperto” in numero non inferiore al 30% (si intende “persona esperta” un lavoratore che abbia maturato almeno tre anni di esperienza nei lavori in “spazi confinati”);
– obbligo per il committente di informare, prima dell’accesso nello spazio confinato, tutti i lavoratori impegnati in merito a tutti i rischi presenti nell’area di lavoro, con un incontro di durata non inferiore ad un giorno.