Ambiente

Le Microplastiche e i Danni Causati all’Agricoltura

Le Microplastiche e i Danni Causati all'Agricoltura

Le microplastiche sono quelle piccole particelle di plastica che inquinano i nostri ambienti terrestri e marini. Si chiamano così perché sono molto piccole e hanno un diametro compreso in un intervallo di grandezza che va dai 330 micrometri e i 5 millimetri.

Nonostante la situazione degli ambienti marini sia molto delicata e visibilmente denotabile sotto molti punti di vista, la condizione delle microplastiche, in ambienti terrestri, non è da meno. Infatti, recenti studi, hanno stimato che il livello di inquinamento terrestre sia da 4 a 23 volte superiore, rispetto a quello negli oceani e ulteriori ambienti acquatici.

Anche in questo contesto, le microplastiche tendono a depositarsi sempre più in profondità, fino ad arrivare ai livelli del sottosuolo. Di conseguenza, la presenza delle microplastiche comporta degli effetti dannosi per gli ambienti terrestri.

Anche se non evidente, tali modifiche hanno un impatto anche sull’uomo, seppur in maniera indiretta. Tuttavia, vi è un particolare settore in cui la presenza delle microplastiche influisce direttamente sulla salute dell’uomo, ovvero quello dell’agricoltura.

L’impatto sull’agricoltura è reso possibile grazie ai molteplici utilizzi di materie plastiche in questo settore, come ad esempio: cassette per alimenti, tubi per l’erogazione di liquidi, serre, ecc.

Ad aggravare tale situazione è la componente della degradazione di tali materiali in ambienti aperti. La degradazione è uno dei principali processi che comporta la formazione di microplastiche, nello specifico secondarie. Tuttavia bisogna specificare che nel campo agricolo le attrezzature in PVC o in polietilene, essendo costantemente all’aperto, comportano un aumento di tale frammentazione che può arrivare al76% in più, rispetto ad un ambiente chiuso. Ovviamente, tali conseguenze si riflettono direttamente su di noi, attraverso un vettore di fondamentale importanza: il cibo.

Purtroppo, tali particelle sono state rilevate in diverse tipologie di cibi, come: ortaggi, frutta, pesci, zucchero, sale o miele. Anche se molto spesso in quantitativi esigui, le azione di esse, sono tali da causare diverse problematiche per la salute umana.

Tali effetti negativi, si presentano principalmente dopo l’ingestione di tale materiali, causando problemi cardiopolmonari, risposte infiammatorie ed anche effetti sull’assorbimento dei nutrienti.

Oltre ad esse, vi sono due ulteriori modalità di assorbimento di tali particelle, ovvero:

  • inalazione di polveri attraverso le vie respiratorie;
  • assorbimento cutaneo tramite cosmetici.

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